La Comunicazione Online Mirata a Specifici Pubblici Turistici

Giovani volontari piantano alberi insieme in un parco verde. Di LightFieldStudios.

Con lo sviluppo dei media digitali, più capillari e mirati rispetto ai media broadcast e generalisti, è possibile effettuare una comunicazione mirata verso i pubblici specifici andando a stimolare con maggiore precisione e dettaglio i bisogni, i desideri, i sogni di particolari gruppi (target/segmenti/nicchie) di turisti.

Ad esempio, in figura 1 si vede la pagina Web del sito globalvolunteers.org [globalvolunteers, 2023] che indica i diversi ed articolati tipi di turismo del volontariato (chiamato anche volunteering o voluntourism). Infatti, il turismo del volontariato, nonostante sia già considerato un turismo di nicchia, non è più un unico concetto, ma si divide in moltissime categorie che il volontario può scegliere a seconda della propria inclinazione.

Analizzando i progetti proposti dal sito, che corrispondono a diversi tipi di turismo del volontariato, abbiamo quindi:

  • conversazione in inglese,
  • assistenza sanitaria all’estero,
  • campi estivi,
  • riparazione e verniciatura di edifici,
  • progetti per l’infanzia all’estero,
  • laboratori per genitori,
  • tutoraggio e didattica in aula,
  • competenze informatiche,
  • giardinaggio,
  • educazione alimentare,
  • educazione alla salute e all’igiene,
  • amministrazione e finanza,
  • visite a domicilio nei villaggi,
  • produzione di cibo,
  • assistenza agli anziani,
  • test di alfabetizzazione e matematica,
  • tutoraggio GED (General Educational Development, ossia Sviluppo Educativo Generale),
  • cooperative femminili di cucito/maglia,
  • assistenza professionale,
  • assistenza abitativa.

Fig. 1 – L’evoluzione dei viaggi del volontariato secondo [globalvolunteers, 2023].

Se analizziamo un altro sito di viaggi del volontariato (fig. 2), www.projects-abroad.co.uk/, troviamo una classificazione dei diversi turismi del volontariato in parte differente da quelli riscontrati nel sito precedente. Questo a riprova che anche le nicchie turistiche sono oggi estremamente fluide e la sfida per comunicare al meglio la propria offerta sta nella capacità di conoscere, comprendere e raggiungere i propri micro-pubblici di riferimento.

Esplorando il menu dei progetti del sito [projects-abroad, 2023] abbiamo una nuova lunga lista di possibili proposte di turismo del volontariato (Fig. 2):

  • volontariato all’estero: assistenza all’infanzia; conservazione della fauna selvatica; conservazione marina; insegnamento; edilizia; emancipazione femminile; sviluppo giovanile; allenamento sportivo; archeologia; sostegno ai rifugiati;
  • tirocinio all’estero: medicina e sanità; stage di medicina; diritto e diritti umani; microfinanza; economia; ingegneria; giornalismo; medicina veterinaria e cura degli animali; assistenza sociale; sviluppo internazionale;
  • studiare all’estero: università all’estero; imparare una lingua;
  • avventure autentiche: progetti per l’anno sabbatico; andando oltre: anno sabbatico immersivo all’estero 2023; tour di scoperta; tour enogastronomici; benessere e guarigione tradizionale; immersione culturale; viaggi per le famiglie;
  • viaggi di consumerismo etico: vino e cultura; produzione di caffè e cioccolato; consapevolezza della moda veloce (fast fashion); educazione alla plastica e riciclo.

Fig. 2  – L’evoluzione dei viaggi del volontariato secondo [projects-abroad, 2023]


In conclusione, l’emergere dei media digitali ha trasformato il panorama della comunicazione mirata, consentendo messaggi precisi e dettagliati rivolti a specifici pubblici nel settore del turismo. Questo è evidenziato dall’evoluzione del turismo volontario, che si è ampliato in numerose categorie per soddisfare le diverse inclinazioni dei volontari. Siti web come globalvolunteers.org e projects-abroad.co.uk illustrano la fluidità delle nicchie turistiche, offrendo distinti tipi di turismo volontario. La sfida consiste nel comunicare efficacemente le offerte a questi specifici pubblici di riferimento, richiedendo una profonda comprensione e conoscenza delle loro preferenze. Con l’evoluzione dell’industria turistica, è cruciale per i fornitori adattare le proprie strategie di comunicazione per raggiungere e coinvolgere in modo efficace i segmenti desiderati. In questo modo, possono promuovere con successo le loro offerte e soddisfare le mutevoli esigenze e desideri dei viaggiatori odierni.

Bibliografia:

[globalvolunteers, 2023] globalvolunteers.org

[projects-abroad, 2023] www.projects-abroad.co.uk/

[Rossi, A. 2022] Rossi A., Comunicazione Digitale per il Turismo, KDP, 2022

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Dominare il Funnel di Marketing Digitale per il Successo nel Business

Business success. By AnnaStills

Il funnel di Digital marketing è un modello strategico che rappresenta l’intera customer journey dei turisti, dal momento in cui vengono in contatto con il brand fino al momento in cui diventano clienti e poi clienti fidelizzati. Si chiama funnel (imbuto) perché assomiglia ad un imbuto che va via via assottigliandosi (perlomeno nella prima parte).

Il concetto è largamente usato dai commerciali, ma è anche diventato una risorsa fondamentale per il successo dell’azione di marketing e di comunicazione. Sono numerosi gli approcci al concetto di funnel; il modello che presentiamo in questo paragrafo, proposto da Marketingprofs.com [marketingprofs.com, 2016], è diviso in sei fasi (figura 1):

  1. exposure (esposizione)
  2. discovery (scoperta)
  3. consideration (considerazione)
  4. conversion (conversione)
  5. customer relationship (relazione con il cliente)
  6. retention (conservazione del cliente)

Fig. 1 – Il funnel di Digital Marketing, adattato dall’Autore da [marketingprofs.com, 2016]

Possiamo innanzitutto dividere il funnel in tre sezioni [marketingprofs.com, 2016]:

  1. Top of the funnel (TOFU)
  2. Middle of the funnel (MOFU)
  3. Bottom of the funnel (BOFU)

Il Top of the Funnel (TOFU)

La porzione più in alta del funnel di digital marketing (exposure e discovery) rappresenta le prime interazioni che i turisti hanno con il brand. Oggi queste interazioni possono provenire da diverse direzioni. I più comuni sono i risultati di ricerca “organica” (ossia “naturale”, non legata alla pubblicità), ma non sempre è così.

Quindi il primo step consiste nel capire quali canali stanno usando le persone per scoprire nostri contenuti.

Il Middle of the funnel (MOFU)

Nel middle of the funnel (consideration e conversion) i clienti potenziali interessati (chiamati lead) si spostano dalla prima interazione verso l’acquisto, o possibilmente un ulteriore acquisto sulla base dell’esperienza con il nostro brand fino a quel momento.

Il Bottom of the funnel (BOFU)

Nel bottom of the funnel va gestita la relazione con i clienti, in ottica di customer care/customer satisfaction, per generare nuovi acquisti dai clienti fidelizzati.

Entrando più nel dettaglio delle fasi [rockcontent.com, 2020]:

1.    Exposure

In media, su Google vengono effettuate circa 75.000 ricerche al secondo. Ossia, è necessario essere presenti e, cosa più importante, essere visti all’interno di questo canale.

Pertanto, è necessario iniziare la nostra strategia di Content Marketing (che vedremo nel cap. 3) rafforzando la nostra presenza con tecniche di Search Engine Optimization (SEO, ottimizzazione per i motori di ricerca, che vedremo nel cap. 4) o anche pubblicità a pagamento nei motori di ricerca.

L’importante è che l’utente inserisca una parola chiave specifica (keyword) e la nostra pagina compaia tra i risultati principali.

In questa fase, l’obiettivo è produrre contenuti che catturino l’attenzione degli utenti, come video informativi e infografiche. Ora è il momento di attirare più traffico qualificato possibile.

Sul blog occorre concentrarsi su quei materiali diretti a persone che non conoscono il nostro brand o sul fatto che possiamo offrire la soluzione ad alcuni dei loro problemi.

La formula per questo passaggio è semplice: per aumentare l’esposizione, il brand dovrebbe lavorare con argomenti che attraggono un numero elevato di persone.

Per farlo, possono fare ricerche incentrate su una parola chiave di coda-corta, con migliaia di ricerche al mese.

2.    Discovery

In questo passaggio successivo, l’ideale è concentrarsi sulla produzione di contenuti che incoraggino gli utenti a interessarsi al nostro brand.

Dopotutto, per quanto la fase precedente significhi che conoscono già il nostro brand, è necessario farli rimanere nella nostra pagina per scoprire i nostri prodotti, servizi e soluzioni.

Non ha senso portare un utente sul nostro sito Web se non ha interesse per il nostro brand. Questo servirà solo ad aumentare la frequenza di rimbalzo (Bounce Rate) del nostro sito, che può persino danneggiare la fase di exposure.

L’obiettivo principale di questa fase è trasformare il visitatore in un lead (cliente potenziale interessato).

E ora sorge la prima sfida: offrire del materiale o dei contenuti che incoraggino l’utente a lasciare le informazioni di contatto creando un account, ad esempio, oppure chiedere agli utenti un’azione (ad es. iscrizione alla newsletter).

Il suggerimento più adatto per questa fase è fornire contenuti ricchi ed informativi che presentino offerte in linea con i bisogni, le esigenze e le passioni dei turisti.

3.    Consideration

I consumatori sono in una fase di considerazione quando conoscono il nostro brand e sanno che possiamo fornire offerte in linea con i bisogni, le esigenze e le passioni dei turisti. Ma non siamo i soli. Anche alcuni competitor sono nella rosa decisionale.

Sta a noi, quindi, fornire materiali che facilitino il loro processo decisionale verso di noi. Pertanto, i materiali più adatti sono quelli che spiegano i differenziali e i vantaggi della nostra offerta.

In questa fase, sappiamo già qualcosa in più sui lead (potenziali clienti interessati) e su che cosa stanno cercando.

I nostri contenuti devono presentare fatti e informazioni che dimostrino la superiorità della nostra proposta.

Può essere utile presentare le domande frequenti (FAQ) che risolvono i problemi principali o le valutazioni pertinenti di altri clienti. Dopotutto, non c’è niente di meglio dell’opinione di chi ha già provato un determinato prodotto o servizio per prendere una decisione.

Investire in esempi e casi concreti di esperienze vissute da altri turisti, ad esempio, è un ottimo modo per chiarire ogni dubbio che hanno su ciò che offriamo.

L’idea è di comunicare tutto ciò che serve a confermare la superiorità della nostra offerta.

4.    Conversion

Ora che abbiamo mostrato i pro della nostra offerta, è tempo di aiutare i potenziali clienti a prendere la decisione.

Quindi, è tempo di concentrarsi su contenuti sempre più personalizzati e in base ai nostri obiettivi, preferenze e sfide. È il momento di creare campagne personalizzate.

Con i link sponsorizzati, possiamo attirare l’attenzione dell’utente su una specifica landing page, una pagina speciale del sito creata e focalizzata esclusivamente sulla conversione degli utenti.

In tutte le comunicazioni è necessario concentrarsi sui vantaggi e sulle emozioni che il turista potrà ottenere con l’aiuto del nostro brand, tralasciando un po’ di più gli aspetti tecnici e informativi.

L’idea è che capisca, in pratica, come quello che offriamo sia migliore di quello che offrono i competitor e che quindi acquisti.

5.    Customer relationship

Con l’avvenuta conversione dei lead in clienti mediante l’acquisto, il passo successivo è avvicinarci ai nostri clienti.

È essenziale lasciare da parte le pubblicità del brand e concentrarsi sul fornire ai turisti i migliori modi per vivere la propria esperienza da noi. Questo contatto più stretto può diventare una fonte di grande vantaggio competitivo.

Si può ad esempio investire su una strategia di E-mail Marketing/Messenger Marketing, rafforzando ancora di più i nostri legami con il cliente.

In questo modo si può stabilire un canale diretto con loro, anche con tutti i contatti social, ed essere sempre a loro disposizione per risolvere i loro dubbi, ora che conoscono il nostro brand e come possiamo fare loro vivere un’esperienza indimenticabile.

6.    Retention

Il lavoro è stato lungo, ma non è ancora finito. È tempo di pensare alle azioni e ai contenuti incentrati sulla sfida della fidelizzazione.

In altre parole, occorre fare in modo che il consumatore che già conosce il nostro brand e che ha acquistato il nostro prodotto o servizio continui a effettuare nuove transazioni. Soprattutto a lungo termine, questa fase è fondamentale.

Oltre a continuare la produzione di contenuti dalla fase precedente, è essenziale monitorare e analizzare regolarmente le nostre comunicazioni con i clienti.

Un modo molto efficiente per farlo è intervistare i clienti, magari chiedendo una valutazione quali-quantitativa, per creare case study da utilizzare nelle fasi precedenti.

Creare un funnel di Digital Marketing per la nostra attività è, quindi, fondamentale per sviluppare azioni sempre più accurate e generare un impatto sui nostri target.

Bibliografia:

  • [marketingprofs.com , 2016] marketingprofs.com, Matt Banner “Today’s Digital Marketing Funnel (and How to Optimize Your Conversions)” 22 march 2016, https://www.marketingprofs.com/articles/2016/29582/todays-digital-marketing-funnel-and-how-to-optimize-your-conversions ; retrieved 22.05.2023
  • [Rossi A., 2022] Andrea Rossi “Comunicazione Digitale per il Turismo”, KPD, 2022
  • [rockcontent.com, 2020] rockcontent.com, Rock Content Writer, 31 march 2020 “Digital Marketing funnel: what is, how to create one and what type of content work in each stage” https://rockcontent.com/blog/digital-marketing-funnel/ ; retrieved 22.05.2023

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L’arte del Marketing del Turismo: Strategie Essenziali per il Successo

Turismo d’avventura. Di nd3000

Tattiche digitali, diffusione mirata e sviluppo unico del marchio. Con l’ascesa dei social media e delle piattaforme online, la capacità di coinvolgere e attrarre efficacemente i potenziali turisti è un’arte in sé (Sigala, 2018). Questo post discuterà le strategie chiave per un marketing turistico di successo, tra cui il targeting del pubblico giusto, la costruzione di una forte identità di marca e la creazione di contenuti coinvolgenti su varie piattaforme.

Individuare il Pubblico Giusto

Il marketing turistico di successo inizia con una chiara comprensione del tuo pubblico target. Negli ultimi anni, c’è stato un sostanziale cambiamento verso la personalizzazione nelle strategie di marketing, mirato a fornire esperienze individualizzate ai potenziali turisti (Li, Li, & Hudson, 2013). L’industria turistica ha riconosciuto sempre più il valore di adattare il contenuto di marketing per allinearlo con gli interessi specifici, i valori e le preferenze di diversi gruppi demografici (Bieger, Laesser, & Wittmer, 2011). Ad esempio, i viaggiatori millennial e della Gen Z mostrano una marcata preferenza per esperienze di viaggio autentiche ed esperienziali rispetto alle offerte turistiche tradizionali. Di conseguenza, le strategie di marketing turistico hanno iniziato a mettere in luce esperienze locali e immersive, orientate verso queste demografie più giovani.

Costruire una Forte Identità di Marca

In un mercato sempre più competitivo, stabilire un’identità di marca robusta e unica è essenziale per far risaltare una destinazione. Una forte identità di marca non solo differenzia una destinazione, ma crea anche un collegamento emotivo con i potenziali turisti, promuovendo la fedeltà e le visite ripetute (Konecnik & Gartner, 2007). Ad esempio, dal 2018, diverse città hanno lanciato innovative campagne di branding per mettere in evidenza le loro attrazioni uniche e attrarre specifici gruppi demografici.

Creazione di Contenuti Coinvolgenti su Più Piattaforme

Creare e distribuire contenuti coinvolgenti su più piattaforme è un altro componente cruciale del marketing turistico di successo. Con l’ascesa dei social media e delle tecnologie digitali, i turisti hanno ora accesso a una vasta gamma di contenuti online (Munar & Jacobsen, 2014). Questo contenuto, sia esso immagini visive sorprendenti, narrative coinvolgenti o esperienze virtuali interattive, gioca un ruolo significativo nell’influenzare il comportamento turistico. Negli ultimi anni, le destinazioni hanno iniziato a sfruttare i contenuti generati dagli utenti, come foto e recensioni condivise dai turisti sulle piattaforme di social media, per migliorare i loro sforzi di marketing (Sigala, 2018).

In conclusione, l’arte del marketing turistico si basa sulla comprensione del tuo pubblico, la creazione di unaforte identità di marca e la creazione di contenuti coinvolgenti che vengono distribuiti su più piattaforme. Man mano che l’industria del turismo continua a evolversi e ad adattarsi ai cambiamenti nel comportamento dei consumatori e ai progressi tecnologici, anche le strategie utilizzate per commercializzare le destinazioni devono evolvere (Sigala, 2018).

Riferimenti:

  • Bieger, T., Laesser, C., & Wittmer, A. (2011). Consumer heterogeneity in the context of different levels of destination loyalty. Journal of Travel Research, 50(3), 274-287.
  • Konecnik, M., & Gartner, W. C. (2007). Customer-based brand equity for a destination. Annals of tourism research, 34(2), 400-421.
  • Li, X., Li, X., & Hudson, S. (2013). The application of generational theory to tourism consumer behavior: An American perspective. Tourism Management, 37, 147-164.
  • Munar, A. M., & Jacobsen, J. K. S. (2014). Motivations for sharing tourism experiences through social media. Tourism management, 43, 46-54.
  • Rossi, A. (2022) Comunicazione Digitale per il Turismo. Ed. Rossi
  • Sigala, M. (2018). Tourism and customer engagement management in the digital age. Journal of Travel & Tourism Marketing, 35(7), 771-779.

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Le Cartoline di Compleanno in Ritardo di Vilnius – Campagna ADV della Lituania

Gruppo di giovani scatta un selfie ad una festa di compleanno. Foto di vladans

In questa brillante e innovativa campagna pubblicitaria, gli autori affrontano con ironia l’oscurità di Vilnius, la capitale della Lituania, attraverso un approccio scherzoso e pungente che combina umorismo, nostalgia e senso dell’avventura. Attingendo alle precedenti campagne promozionali della città, che l’hanno etichettata audacemente come “il punto G dell’Europa” e hanno sovvertito il tradizionale canto natalizio con il suggestivo titolo “Natale a Vilnius: straordinario ovunque tu pensi che sia”, le menti dietro questo sforzo si sono davvero superate con la loro ultima impresa. Celebrando l’occasione memorabile del 700° anniversario della città nel 2023, la campagna adotta un’estetica retrò che cattura magistralmente l’essenza degli anni ’80, offrendo al contempo un tocco fresco e contemporaneo.

Il video accattivante, che può essere trovato su YouTube all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=hAfZJRbgih0, riconosce con umorismo la scarsa consapevolezza del pubblico riguardo alla posizione geografica e all’importanza storica di Vilnius. Così facendo, il video presenta una soluzione originale e coinvolgente per commemorare il 700° compleanno della città: una “collezione di cartoline di compleanno in ritardo” che inietta un senso di divertimento irresistibilmente bizzarro nel procedimento. Questo approccio inventivo non solo prende in giro il fatto che molte persone hanno trascurato i precedenti 699 compleanni di Vilnius, ma serve anche come modo intelligente per attirare l’attenzione su questa affascinante città che, fino ad ora, è stata relativamente nascosta allo sguardo internazionale.

Il video, intriso di nostalgia, guida gli spettatori attraverso una serie di divertenti e visivamente accattivanti cartoline, ognuna più divertente dell’ultima. La campagna incoraggia gli spettatori a inviare le proprie cartoline di compleanno in ritardo, creando così un senso di connessione personale e investimento nella celebrazione di questa straordinaria pietra miliare. Il video si conclude con un messaggio edificante e memorabile, ricordando agli spettatori che, anche se potrebbero dimenticare la data dell’anniversario stesso, la celebrazione della ricca storia di 700 anni di Vilnius sarà un’esperienza indimenticabile. La città, nella sua vivacità e fascino, viene descritta come “giovane di 700 anni”, testimonianza del suo spirito indomito e del sempre mutevole panorama culturale che la rende una destinazione così eccezionale. Questa audace e notevole campagna pubblicitaria mostra abilmente il carattere indomabile di Vilnius, invitando gli spettatori a partecipare alle festività e scoprire la magia che li aspetta in questo incantevole, spesso

trascurato gioiello europeo. Questa audace e notevole campagna pubblicitaria mette abilmente in mostra il carattere indomabile di Vilnius, invitando gli spettatori a unirsi alle festività e a scoprire la magia che li attende in questa incantevole e spesso trascurata perla europea.

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Innovazione nel Turismo: Come la Tecnologia sta Modellando il Futuro dei Viaggi

Due ragazze si divertono con occhiali VR, realtà virtuale e innovazione, a casa o in ufficio. Foto di dvatri

L’industria del turismo è sempre stata all’avanguardia nell’adozione di nuove tecnologie, cercando modi per migliorare e semplificare l’esperienza di viaggio. Mentre continuiamo ad immergerci nell’era digitale, l’ambito dell’innovazione tecnologica nel turismo si è espanso enormemente. Questo articolo esplora alcuni degli sviluppi più recenti nella tecnologia che stanno modellando il futuro dei viaggi, offrendo esperienze più personalizzate, convenienti e coinvolgenti per i turisti in tutto il mondo.

Realtà Virtuale (VR) e Realtà Aumentata (AR)

Uno degli sviluppi tecnologici più significativi degli ultimi anni è l’integrazione della VR e dell’AR nell’industria del turismo. Queste tecnologie immersive consentono ai viaggiatori di esplorare destinazioni e attrazioni dal comfort delle loro case, offrendo un nuovo modo per ricercare e pianificare i viaggi (Guttentag, 2010). VR e AR stanno anche trasformando le esperienze sul posto, con attrazioni e musei che offrono ai visitatori contenuti interattivi ed educativi attraverso l’uso di occhiali intelligenti e dispositivi mobili (Yung & Khoo-Lattimore, 2019).

Intelligenza Artificiale (AI) e Machine Learning

L’AI e il machine learning sono diventati strumenti indispensabili nell’industria del turismo. Queste tecnologie consentono la creazione di itinerari personalizzati, raccomandazioni ed esperienze di viaggio adattate alle preferenze individuali (Li, Wang, Liang, & Huang, 2018). Chatbot e assistenti virtuali basati sull’AI hanno anche reso il servizio clienti più efficiente, fornendo risposte immediate e accurate alle domande dei viaggiatori (Gretzel, 2011).

Internet delle Cose (IoT)

L’IoT sta rivoluzionando l’industria del turismo collegando dispositivi, sistemi e servizi per creare esperienze di viaggio senza soluzione di continuità (Delen, Kuzey, & Uyar, 2018). Bagagli intelligenti con sistemi di tracciamento integrati, camere d’albergo intelligenti con controlli attivati vocalmente e servizi di trasporto connessi sono solo alcuni esempi di come l’IoT stia migliorando l’esperienza di viaggio (Bujoreanu, 2017).

Tecnologia Biometrica

La tecnologia biometrica sta diventando sempre più diffusa negli aeroporti e in altre strutture legate ai viaggi, poiché consente una più rapida e sicura identificazione e autenticazione dei viaggiatori (Morphis, 2016). Il riconoscimento facciale, i lettori di impronte digitali e i sistemi di riconoscimento dell’iride vengono utilizzati per velocizzare i processi di immigrazione e dogana, oltre che per migliorare le misure di sicurezza (Bagaric & Xynas, 2017).

Tecnologie per il Turismo Sostenibile

Poiché l’industria del turismo affronta crescenti preoccupazioni riguardo al suo impatto ambientale, stanno emergendo tecnologie per il turismo sostenibile per affrontare queste problematiche (Bieger, Wittmer, & Laesser, 2017). Opzioni di trasporto elettriche e ibride, strutture di alloggio alimentate ad energia solare e soluzioni innovative di gestione dei rifiuti sono solo alcuni esempi delle tecnologie implementate per ridurre l’impronta di carbonio del settore (Pantano, Pizzi, Scarpi, & Dennis, 2017).

Conclusioni

L’integrazione continua della tecnologia nell’industria del turismo sta trasformando il modo in cui viaggiamo, offrendo esperienze più personalizzate, convenienti e coinvolgenti. Con continue innovazioni in realtà virtuale, intelligenza artificiale, Internet delle Cose, tecnologia biometrica e soluzioni di viaggio sostenibili, il futuro del turismo è senza dubbio emozionante. Man mano che queste tecnologie continueranno a progredire, avranno un ruolo sempre più importante nella promozione della crescita e dell’evoluzione del settore del turismo, plasmando infine un mondo più connesso e sostenibile.

Bibliografia

Bagaric, M., & Xynas, L. (2017). Migration and human rights in the era of biometric identification: The case for privacy-enhancing migration controls. International Migration, 55(6), 97-110.

Bieger, T., Wittmer, A., & Laesser, C. (2017). Transportation mode and travel behavior: A study on the role of electric and autonomous vehicles. Journal of Sustainable Tourism, 25(6), 811-828.

Bujoreanu, I. C. (2017). Internet of things and smart tourism development. Valahian Journal of Economic Studies, 8(2), 41-46.

Delen, D., Kuzey, C., & Uyar, A. (2018). The impact of the Internet of Things on the tourism industry: An exploratory study. Journal of Hospitality and Tourism Technology, 9(3), 286-300.

Gretzel, U. (2011). Intelligent systems in tourism: A social science perspective. Annals of Tourism Research, 38(3), 757-779.

Guttentag, D. (2010). Virtual reality: Applications and implications for tourism. Tourism Management, 31(5), 637-651.

Li, X., Wang, D., Liang, X., & Huang, D. (2018). A personalized travel recommendation algorithm based on collaborative filtering and time-aware POI visit probability. Journal of Destination Marketing & Management, 8, 206-215.

Morphis, A. (2016). Biometrics and international travel. Journal of Airport Management, 10(3), 271-279.

Pantano, E., Pizzi, G., Scarpi, D., & Dennis, C. (2017). Competing through responsible innovation: The case of the travel industry. Journal of Business Research, 77, 139-148.

Rossi A., (2022) “Comunicazione Digltale per il Turismo”, Rossi A., 2022, ISBN 9791221004175

Yung, R., & Khoo-Lattimore, C. (2019). New realities: A systematic literature review on virtual reality and augmented reality in tourism research. Current Issues in Tourism, 22(17), 2056-2081

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“Spellbound by Sweden”: la campagna “Scandi horror flick” per la Svezia

Trail in a dark pine forest on the slopes of the mountain. The Swedish Forest By goinyk

La campagna pubblicitaria “Scandi horror flick” per la Svezia è un modo davvero innovativo e accattivante per attirare i visitatori nel paese.

Nel tentativo di sfruttare la popolarità dell’orrore e della suspense, Visit Sweden ha realizzato un film horror di due minuti che è allo stesso tempo spaventoso e allettante.

Il film, che si può trovare su YouTube al seuente link: https://www.youtube.com/watch?v=X2nLmi6dCIE , narrato da “Svezia” stessa, conduce lo spettatore nel cuore delle foreste del paese, dove incontra una misteriosa donna che si rivela essere una huldra, una ninfa della foresta inquietante.


Il video della campagna di ADV di destinazione realizzata da VisitSweden


Mentre la storia si sviluppa, la Svezia avverte lo spettatore che ciò che stanno per vivere non è un sogno, ma una realtà spaventosa.

Il film è stato realizzato con maestria, con un perfetto equilibrio tra suspense e terrore che lascerà lo spettatore con il fiato sospeso. La cinematografia è stupefacente, catturando la bellezza e la maestosità della foresta svedese, ma anche accennando al pericolo che si nasconde appena sotto la superficie.
La campagna “Scandi horror flick” non è solo un cortometraggio, ma fa parte di uno sforzo più ampio per promuovere “Kiln”, una “storia audio spaventosa” di John Ajvide Indqvist, che è disponibile solo per il download nella foresta svedese. Questo approccio unico alla pubblicità è destinato a suscitare l’interesse dei viaggiatori e dei fan dell’horror, e a incoraggiarli a esplorare il paese e a vivere la storia di persona.
La campagna “Scandi horror flick” è un modo audace e coraggioso per promuovere la Svezia, e lascerà un’impressione duratura su coloro che la vedranno. Che tu sia un fan dell’horror e della suspense o semplicemente interessato ad esplorare la bellezza e il mistero della foresta svedese, la campagna “Scandi horror flick” è un must-see. Quindi, se stai cercando un’esperienza davvero unica e indimenticabile, perché non pianificare un viaggio in Svezia oggi?

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Comunicazione integrata online e offline

Stretta di mano dopo un buon affare. By ijeab

L’avvento della comunicazione digitale non ha cancellato i canali offline, ossia la comunicazione tradizionale (quotidiani, settimanali, mensili, guide, radio, TV, ecc.), che continuano ad avere i loro pubblici e che quindi continuano ad essere importanti per veicolare i nostri messaggi turistici.

Una strategia efficace nell’era della comunicazione digitale deve quindi saper integrare l’online e l’offline (Fig. 1), coinvolgendo anche i propri pubblici (fan sui canali social, in particolare) per condividere i nostri messaggi. Per riuscire in questa impresa, la comunicazione andrà coordinata tra parte off-line e quella on-line, sia tra la destinazione e gli operatori e i residenti per quanto possibile, trasmettendo un’identità turistica ben definita.

Fig 1.5 – Schema di comunicazione integrata nel turismo (elaborazione propria)

Bibliografia

[Rossi A., 2022] Rossi Andrea, “Comunicazione Digltale per il Turismo”, Rossi A., 2022, ISBN 97912210041

#OnlineOffline; #OnlineAndOffline; #OnlineAndOfflineChannels; #IntegratingOnlineAndOfflineChannels; DigitalCommunication; #TraditionalCommunication; #TourismMarketing; #TourismIdentity; #Coordination; #AudienceEngagement; #SocialMediaMarketing; #DestinationMarketing; #OfflineMarketing; #OnlineMarketing

#OnlineOffline; #OnlineEOffline; #CanaliOnlineEOffline; #IntegrazioneCanaliOnlineEOffline; ComunicazioneDigitale; #ComunicazioneTradizionale; #MarketingTuristico; #IdentitàTuristica; #Coordinamento; #CoinvolgimentoPubblico; #MarketingSuSocialMedia; #MarketingTuristicoDiDestinazione; #MarketingOffline; #MarketingOnline.

La crisi della comunicazione tradizionale

Pila di TV senza segnale. Crisi della comunicazione tradizionale (By maxxyustas)

La comunicazione tradizionale, vincolata a strumenti rigidi e ad una scarsa conoscenza dei target, dei loro bisogni, passioni, incertezze, e della loro posizione nella customer journey sono poco efficaci nel rispondere alle esigenze dei nuovi turisti che sono più diffidenti di prima degli stimoli inviati dalla comunicazione tradizionale ed istituzionale ed inoltre sono più abituati alle ricerche online e a una nuova capacità di discernimento delle informazioni e delle notizie.

Inoltre, anche i soggetti che precedentemente riuscivano a influenzare le scelte dei turisti, agenti di viaggio, tour operator, cataloghi, comunicazione di massa in TV, giornali e radio, testimonial famosi, hanno perso gran parte della loro capacità di influenza al confronto delle recensioni dei turisti e soprattutto dagli influencer, che propongono linguaggi, stili e formati più moderni e vicini al pubblico.

Gli influencer sono creator che sono riusciti a mostrare autorevolezza e a guadagnare la fiducia e il seguito di numerosi fan e possono essere blogger, video maker, fotografi, giornalisti online che hanno appreso l’uso dei nuovi linguaggi, amministratori di forum, star dei vari social media che hanno trovato la loro nicchia espressiva e/o la loro passione particolare e un loro seguito di affezionati.

A seconda dei follower, gli influencer possono essere suddivisi in vari modi, ad es. Bella Foxwell, di iconosquare.com [Foxwell B., 2021] classifica gli influencer in 4 categorie:

1.         Mega: 1 milione o più di followers

2.         Macro: tra 100.000 e 1 milione di followers

3.         Micro: tra 10.000 e 100,000 followers

4.         Nano: 10.000 followers o meno

Sulla base della capacità di coinvolgimento dei pubblici da parte degli influencer è nato un vero e proprio influencer marketing, ossia l’impiego degli esperti online di settore che hanno un pubblico abbastanza ampio che li rispetta e si fida di loro. Nel caso del turismo gli influencer possono essere esperti di turismo, ma anche esperti specifici dei target (ad esempio famiglie, single, silver, eccetera), o anche esperti dei temi esperienziali che il territorio offre, ad esempio sport influencer, food influencer, eccetera. Quindi è importante nel turismo non utilizzare solo gli influencer di viaggio, ma tutta una rosa di specializzazioni che rappresentano appieno la nostra destinazione.

Bibliografia

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Le Cinque Fasi della Customer Journey del Turista

Giovane viaggiatrice che pianifica una vacanza e cerca informazioni su laptop e smartphone, di kitzstocker

Secondo l’UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo) [López de Ávila A., 2011] la Customer Journey (il processo che caratterizza l’interazione tra consumatore e brand, a partire dal bisogno fino all’acquisto e al post-acquisto) del turista si compone di 5 fasi [Fig. 1]:

  1. Dreaming 
  2. Researching
  3. Booking 
  4. Experiencing
  5. Sharing

Fig. 1 – La Customer Journey del Turista (elaborazione propria)

La fase di Dreaming (ossia, del sogno) è la fase più importante della customer journey del turismo, in quanto è la fase in cui il turista inizia a pensare di viaggiare, senza avere ancora le idee chiare su dove andare. Il turista cerca informazioni, confronta offerte, chiede consigli e in questo momento il web agisce tipicamente come fonte di ispirazione sia usando i motori di ricerca, sia guardando nei social network, nei blog, nei siti di viaggio, e incontrando nella propria esplorazione contenuti turistici condivisi (testi, foto e video) sia dalle destinazioni, sia dagli operatori e dai residenti, sia dai media, sia dagli influencer, sia dai turisti.

La fase di Researching (ossia, di ricerca più mirata) è la fase in cui il turista investe tempo per ricercare in maniera più approfondita, su alcune destinazioni candidate, la fattibilità delle sue intenzioni di viaggio (prezzi, disponibilità, offerte, servizi, collegamenti, ecc.) con il supporto dei numerosi servizi disponibili nel web, ad es. TripAdvisor, Booking, eDreams, Expedia, Airbnb, Trivago, Skyscanner, ecc. e anche in questa fase le opinioni degli altri utenti, turisti o influencer, ancora una volta risultano fondamentali.

La fase di Booking (ossia, prenotazione) avviene sempre più spesso online (specialmente per i viaggi di corto e medio raggio o di breve e media durata), anche se le agenzie di viaggio e i tour operator tradizionali giocano ancora un ruolo importante (specialmente per i viaggi di lungo raggio o di lunga durata). Il turista prenota le risorse necessarie, tra cui la struttura ricettiva, i trasporti, le attività sul territorio, i biglietti degli eventi, ecc. Le prenotazioni online sono cresciute esponenzialmente sia dai desktop/laptop sia dai dispositivi mobili. Per questa ragione, i siti di prenotazione devono essere intuitivi, semplici da usare e soprattutto “responsive” (cioè capaci di adattarsi al dispositivo usato dal turista) e offrire anche un’App ottimizzata per dispositivi mobili. Anche in questa fase il turista ha maggiore fiducia nelle recensioni di altri utenti, anche se sconosciuti, che non nella pubblicità istituzionale, che ha perso di credibilità.

Nella fase di Experiencing (ossia, di esperienza in loco) il turista cerca informazioni e contenuti contestuali al luogo, al momento e alle proprie passioni ed interessi, principalmente usando lo smartphone. In questa fase, i siti responsive, le App e le WebApp e i canali social devono fornire accesso, in tempo reale, 24/7 e con informazioni aggiornate, ai percorsi, alle raccomandazioni, agli orari, alle mappe, ai trasporti, agli eventi, ai servizi e a tutte le informazioni di cui il turista può avere bisogno durante il suo soggiorno. È sempre più frequente che il turista si informi in tempo reale quando è già arrivato nella destinazione invece di prepararsi troppo in anticipo dettagliatamente sul luogo che visiterà.

Nella fase dello Sharing (ossia, condivisione) il turista il turista condivide opinioni, informazioni e contenuti (testi, foto, video, stories, reels) della propria vacanza in tempo reale, grazie agli smartphone, ai wi-fi gratuiti sempre più diffusi e ai costi dei dati (5G, 4G) sempre più ridotti anche in roaming o in tempo differito (creando album, ritoccando le foto o montando video in maniera più strutturata). Questi feedback di valore (foto, video, recensioni, opinioni o informazioni generali sul viaggio o sulla destinazione) influenzano la decisione di altri turisti e anche, se sono capaci di capitalizzare queste informazioni, le azioni degli operatori e delle DMO (Destination Management Organisation). 

Bibliografia

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“Un’esperienza turistica è quello che ricordi”

Picture Credit: engy91

Utilizzando il classico modello strategico di Porter [Porter, 1979], nell’era digitale sono cambiati diversi fattori, fondamentali da comprendere per definire un’adeguata strategia di marketing e di comunicazione (Fig. 1.2).

Fig. 1.2 – Modello di Porter [Porter, 1979] (elaborazione dell’Autore)

Infatti, con l’avvento di Internet, dei voli low cost e dell’era delle esperienze turistiche e della personalizzazione, sono cambiati:

•            La Concorrenza di Settore (rivalità): sempre molto elevata, parcellizzata, che rende rischiose manovre di prezzo al rialzo e che limita la possibilità di innovazione creativa (che comporta costi e tempi importanti), mentre le barriere all’entrata sono ridotte da internet.

•            i Nuovi Entranti: sia i nuovi Paesi come ad es. i BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa), sia le nuove piattaforme tecnologiche (Booking, Expedia, Trivago, Tripadvisor, Airbnb, Skyscanner, ecc), sia i voli low cost che hanno spostato velocemente traffico grazie ai prezzi bassi.

•            i Prodotti sostitutivi: sia le nuove esperienze tematiche di nicchia (ad es. la possibilità di inseguire le proprie passioni come ad es. il cosplay, il film tourism o lo Storm Chasing/Tornado Hunting), sia le durate e i periodi delle vacanze (dalla classica vacanza estiva di più settimane degli anni ’70-’80 agli short break e alle vacanze multiple dei tempi più moderni), sia le tecnologie che consentono l’esplorazione e la visita da casa (ad es. i video su Youtube, Google Arts & Culture, i Virtual Tour, la Virtual Reality, il Metaverso, ecc.)

•            i Fornitori: mercato del lavoro e fornitori creativi e tecnologici, che richiedono qualifiche sempre più aggiornate ed eccellenti, ma anche disponibilità di prodotti locali, enogastronomici ed artigianali, ecc., che fanno la differenza tra un’offerta ottima e un’offerta mediocre.

•            ma soprattutto i Clienti: che hanno dalla loro parte il potere delle informazioni e dei commenti di altri turisti e la capacità di scelta quasi illimitata in rete (di destinazioni, di realtà ricettive, di voli, di pacchetti, ecc.), che vogliono vivere esperienze significative e che quindi da consumatori passivi sono diventati decisori attivi delle loro vacanze e che di fatto hanno ribaltato il rapporto di forza che esisteva con gli operatori e le destinazioni.

Ad esempio, oggi i turisti cercano, tra altre esperienze, anche (Fig. 1.3) lo Storm Chasing (Inseguimento delle Tempeste) / Tornado Hunting (Caccia ai Tornado), in cui i turisti, insieme a professionisti preparati, vanno in vicinanza o addirittura all’interno delle tempeste e dei tornado. Ovviamente è un esempio estremo, ma serve ad illustrare come è cambiato il mondo del turismo con l’avvento di Internet. Solo della voce Storm Chasing, Google registra 25.000.000 di risultati.

Fig. 1.3 – Alcune offerte trovate in rete sullo Storm Chasing e Tornado Hunting. Google indica 25 milioni di risultati nella ricerca Storm Chasing (elaborazione dell’Autore)

La Canadian Tourism Commission (CTC) [CTC, 2011] dice che “un prodotto turistico è quello che compri, un’esperienza turistica è quella che ricordi”, o in altre parole un’esperienza turistica fa entrare i turisti attivamente in contatto e in relazione con il territorio (possibilmente anche con i locali) e fa vivere loro esperienze autentiche ed emozioni profonde e coinvolgenti basate sulle proprie passioni. Oggi sempre più turisti stanno passando da osservatori/visitatori di attrazioni e territori a ricercatori di esperienze specifiche, ritagliate sulla loro personalità, sui loro interessi, sui loro bisogni e sulle loro passioni.

Ovviamente nessun settore è statico, e quindi anche il turismo, ed è necessario continuare ad osservare i cambiamenti e le tendenze future per essere sempre aggiornati e comprendere il turismo che verrà e come adattare il proprio business e la propria offerta di conseguenza.

Anche la comunicazione risente di questi cambiamenti in cui il turista è al centro e vuole messaggi rilevanti, mirati, pertinenti, personalizzati, senza perdere tempo in interruzioni inutili e in cui si passa dalla carta al cloud, dal desktop al mobile, dal “lasciate un messaggio” all’”always on” e soprattutto dal mandare messaggi ai potenziali turisti alla ricerca in rete di quello che i turisti effettivamente vogliono.

Bibliografia

Photo and Picture Credits: Andrea Rossi (Author); engy91

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